CONTATTI
Quando una notifica avverte di un problema di salute

Un monitoraggio continuo e in remoto dello stato di salute di animali da compagnia e da allevamento.

NOME PROGETTO Telemedicina applicata agli animali
SETTORE Medico
TELEMEDICINA APPLICATA AGLI ANIMALI
TELEMEDICINA APPLICATA AGLI ANIMALI
Da cosa nasce l’idea brevettata - il problema riscontrato

Attualmente non esiste un vero e proprio servizio di telemedicina veterinaria.
Non esiste, infatti, uno strumento o apparecchiatura in grado di monitorare da remoto, in tempo reale ed in termini quantitativi, le funzioni ed i parametri vitali di un animale (respirazione, frequenza cardiaca, temperatura, sudorazione). Al massimo, ci sono apparecchiature che offrono una misurazione qualitativa (alta, media, bassa) dell’uno o l’altro parametro, valori questi insufficienti per giungere ad una qualsiasi diagnosi.

Obiettivo

Monitorare lo stato di salute fisica e comportamentale di un animale da remoto ed in tempo reale, con l’intento di poter essere utilizzato sia per gli animali da compagnia che da allevamento.

Come funziona

Uno strumento/sistema hardware-software - collegato con piattaforma digitale (gestita anche da sistemi di intelligenza artificiale) - che permette ai veterinari di effettuare, da remoto, un monitoraggio costante dell’animale e, all’occorrenza, una diagnosi preliminare immediata - riconosciuto dal Ministero delle Sanità e dall’intera Comunità scientifica come strumento di telemedicina veterinaria, complementare, non alternativo, alla medicina veterinaria classica.
Come primo prototipo si è pensato inizialmente ad un collare o pettorina che attraverso sensori fosse in grado di rilevare i parametri ritenuti necessari per poi inoltrarli alla piattaforma online, così da avere costantemente sotto controllo la salute dell’animale riscontrando in tal modo eventuali anomalie rispetto ai parametri standard, segnalate al proprietario ed al veterinario mediante specifica notifica alert, ad indicare la presenza o il sopraggiungere di malattie.
Il sistema dovrebbe mettere in diretto contatto il proprietario dell’animale con il veterinario in qualsiasi momento: sia per rispondere ad emergenze informative (informazioni urgenti ma non vitali per la salute dell’animale) - video consulto già erogato e molto apprezzato - che, soprattutto, per permettere al veterinario il monitoraggio dei parametri vitali rilevati dai sensori e la possibilità di diagnosi da remoto.

Ultimi sviluppi - Un più ampio sistema di controllo

Sono stati introdotti hardware ulteriori rispetto a quelli iniziali e, per quanto riguarda il software, è stata inserita l’AI, così da aumentare il numero e la tipologia di dati da raccogliere ed analizzare (clinici dell’animale e relativi al suo ambiente di vita), non solo a fini diagnostici dello stato di salute attuale del singolo animale, ma anche predittivi di eventuali patologie latenti e non ancora manifeste.
E’ stato quindi sviluppato un più ampio sistema di controllo, facendo ricorso ad hardware e tecnologie ulteriori e di insieme quali, ad esempio, videocamere e termo scanner (per movimento e temperatura), accelerometri e gps (per valutare eventuali comportamenti anomali), microfoni ambientali (per possibili problemi respiratori), rilevatori di gas (per i fumi emessi dall’ammoniaca delle deiezioni stagnanti sulla/sotto la pavimentazione delle stalle).
Si ritiene come l’insieme di questi ulteriori dati, affidati ad un software di intelligenza artificiale, possa condurre alla scoperta di nuove tecniche di diagnosi preventiva non ancora note e permettere all’idea brevettata di andare ben oltre i limiti inizialmente individuati, pur continuando a perseguire le finalità originarie.

Da cosa nasce l’idea brevettata - il problema riscontrato

Attualmente non esiste un vero e proprio servizio di telemedicina veterinaria.
Non esiste, infatti, uno strumento o apparecchiatura in grado di monitorare da remoto, in tempo reale ed in termini quantitativi, le funzioni ed i parametri vitali di un animale (respirazione, frequenza cardiaca, temperatura, sudorazione). Al massimo, ci sono apparecchiature che offrono una misurazione qualitativa (alta, media, bassa) dell’uno o l’altro parametro, valori questi insufficienti per giungere ad una qualsiasi diagnosi.



Obiettivo

Monitorare lo stato di salute fisica e comportamentale di un animale da remoto ed in tempo reale, con l’intento di poter essere utilizzato sia per gli animali da compagnia che da allevamento.



Come funziona

Uno strumento/sistema hardware-software - collegato con piattaforma digitale (gestita anche da sistemi di intelligenza artificiale) - che permette ai veterinari di effettuare, da remoto, un monitoraggio costante dell’animale e, all’occorrenza, una diagnosi preliminare immediata - riconosciuto dal Ministero delle Sanità e dall’intera Comunità scientifica come strumento di telemedicina veterinaria, complementare, non alternativo, alla medicina veterinaria classica.
Come primo prototipo si è pensato inizialmente ad un collare o pettorina che attraverso sensori fosse in grado di rilevare i parametri ritenuti necessari per poi inoltrarli alla piattaforma online, così da avere costantemente sotto controllo la salute dell’animale riscontrando in tal modo eventuali anomalie rispetto ai parametri standard, segnalate al proprietario ed al veterinario mediante specifica notifica alert, ad indicare la presenza o il sopraggiungere di malattie.
Il sistema dovrebbe mettere in diretto contatto il proprietario dell’animale con il veterinario in qualsiasi momento: sia per rispondere ad emergenze informative (informazioni urgenti ma non vitali per la salute dell’animale) - video consulto già erogato e molto apprezzato - che, soprattutto, per permettere al veterinario il monitoraggio dei parametri vitali rilevati dai sensori e la possibilità di diagnosi da remoto.



Ultimi sviluppi - Un più ampio sistema di controllo

Sono stati introdotti hardware ulteriori rispetto a quelli iniziali e, per quanto riguarda il software, è stata inserita l’AI, così da aumentare il numero e la tipologia di dati da raccogliere ed analizzare (clinici dell’animale e relativi al suo ambiente di vita), non solo a fini diagnostici dello stato di salute attuale del singolo animale, ma anche predittivi di eventuali patologie latenti e non ancora manifeste.
E’ stato quindi sviluppato un più ampio sistema di controllo, facendo ricorso ad hardware e tecnologie ulteriori e di insieme quali, ad esempio, videocamere e termo scanner (per movimento e temperatura), accelerometri e gps (per valutare eventuali comportamenti anomali), microfoni ambientali (per possibili problemi respiratori), rilevatori di gas (per i fumi emessi dall’ammoniaca delle deiezioni stagnanti sulla/sotto la pavimentazione delle stalle).
Si ritiene come l’insieme di questi ulteriori dati, affidati ad un software di intelligenza artificiale, possa condurre alla scoperta di nuove tecniche di diagnosi preventiva non ancora note e permettere all’idea brevettata di andare ben oltre i limiti inizialmente individuati, pur continuando a perseguire le finalità originarie.

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